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18.07.2016 - Notizia della settimana
NON E' LA STRADA GIUSTA
Nelle scorse settimane mi sono occupato delle elezioni per la nomina dei delegati al prossimo congresso nazionale degli Avvocati, che si terrà a Rimini. In particolare avevo sottolineato la necessità, che in un momento così difficile per gli Avvocati, fossero designati Colleghi, che intendessero proporre con determinazione e chiarezza d' idee le giuste istanze della stragrande maggioranza degli Avvocati italiani, giovani e meno giovani, nell'ambito di un disegno strategico e soprattutto con l’unità d’intenti, che la situazione richiede. Più volte il Ministro della Giustizia ha sottolineato l'esigenza che gli Avvocati esprimano una voce unitaria, che rappresenti la sintesi delle varie componenti, istituzionali e associative, senza che abbiano a prevalere interessi particolari, piuttosto che quelli generali. Ho visto, quindi, con favore la riunione dei delegati eletti, indetta dal Presidente dell’Ordine di Roma per la prossima settimana, al fine di valutare se vi fossero le condizioni per esprimere una posizione unitaria dei delegati romani, così da superare eventuali contrasti d'idee ed eventuali contrapposizioni personali, che certamente non giovano alla nostra causa. Purtroppo, però, le cose non sembrano andare verso la strada giusta, in quanto, ai buoni propositi dichiarati, si contrappongono condotte contraddittorie e non in linea con i propositi manifestati. E' di questi giorni la notizia che al consigliere dell’Ordine Roberto Nicodemi, distaccatosi dall'attuale maggioranza consiliare e che ha conseguito un notevole successo elettorale con la sua lista, è stata immediatamente revocata dal Presidente dell'Ordine la delega di coordinatore dell’Organismo di Mediazione dell’Ordine di Roma e anche quella di coordinatore del progetto locazioni, incarichi ricoperti, ininterrottamente da anni e con merito. Francamente c' è da chiedersi quale sia stata la logica perseguita nell' adottare tali provvedimenti, avuto riguardo alla contestualità delle circostanze verificatesi e alla sequenza temporale delle stesse, ma certamente tali condotte non appaiono in linea con la dichiarata esigenza di unitarietà ' dei delegati romani, che dovrebbe essere scevra da condizionamenti soggettivi e da rivalse, foriere di divisione piuttosto che di unità d'intenti in vista del congresso di Rimini. Insomma non è la strada giusta e non ci piace affatto.
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PAOLO NESTA