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11.01.2016 Notizia della settimana
E' COSI'DIFFICILE CAPIRE......
Noi di Alleanza Forense per la Giustizia- AFG, da circa tre anni ci stavamo battendo affinché' venisse a cessare una evidente situazione d’ingiustizia, consistente nel fatto che agli Avvocati, soltanto a distanza di anni dall'ultimazione dell’attività, era liquidato dallo Stato il dovuto compenso professionale per l’attività svolta nel Gratuito Patrocinio e quali Difensori D’Ufficio.
Avevamo, quindi, lanciato l'idea che fosse la Cassa Forense ad anticipare all' Avvocato l'importo dovuto, surrogandosi nel credito vantato nei confronti dello Stato. Tale proposta e ‘stata presa in seria considerazione dalla Cassa Forense, e in particolare dal Presidente Nunzio Luciano, il quale molto si è attivato con il Ministro affinché' fosse risolto il problema del ritardo nei pagamenti dovuti agli Avvocati.
Ora con la recente Legge di Stabilità è stata prevista la possibilità per gli Avvocati, che nell'ambito di un processo civile, penale o amministrativo abbiano prestato la propria attività a titolo di gratuito patrocinio e che abbiano, quindi, crediti nei confronti dello Stato per i relativi onorari, di compensare i loro crediti verso l’Erario, con i debiti fiscali e previdenziali. Conseguentemente con la prevista compensazione gli Avvocati potranno veder soddisfatto rapidamente il loro credito. E' previsto che entro il 29 febbraio 2016 sarà emanato un Decreto, con il quale verranno stabiliti i criteri e le modalità di attuazione di questa compensazione.
Indubbiamente una notizia positiva, ma non del tutto, anzi una riprova che purtroppo i nostri governanti non intendono risolvere definitivamente i problemi, quantomeno quando riguardano gli Avvocati.
Infatti le somme stanziate, nell'anno 2016, per la copertura finanziaria della suindicata previsione legislativa, ammontano a complessivi 10 milioni di euro, ossia una somma irrisoria, se si pensa che nel 2014 lo Stato ha pagato 173 milioni di euro per l’attività svolta dagli Avvocati nei processi civili e penali.
Non si comprende logicamente perché', per un verso sia stata riconosciuta in linea di principio la fondatezza della richiesta, avanzata da noi Avvocati per ovviare alla dedotta situazione pregiudizievole, e poi, per altro verso sia stata attuata una misura economica che, di fatto vanifica o, quantomeno, riduce a livello irrisorio, la portata dell'innovazione legislativa, tanto che soltanto un numero esiguo di Avvocati potrà fruire di tale opportunità.
E poi si è pensato all'ingiusta disparità di trattamento per Avvocati che hanno svolto la stessa attività e che ovviamente hanno pari diritti? Ma è cosi ‘difficile capire che in tal modo il problema non e ‘risolto, ma che, anzi, si rafforza il senso di sfiducia nelle Istituzioni, in quanto si alimenta il convincimento che i governanti pensino ad apparire, piuttosto che a farsi carico effettivamente dei problemi dei cittadini?
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PAOLO NESTA