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02.03.2015 - Notizia della Settimana
ELEZIONI COA: CHE CONFUSIONE!
Il 18.11.2014, unitamente al Collega Carlo Testa, avevamo invitato, nelle rispettive qualità di Presidenti di Alleanza Forense per la Giustizia- AFG e di AGIFOR, il Ministro a valutare l’opportunità di non procedere alla firma del Decreto Ministeriale, contenente il Regolamento Elettorale per i Consigli dell’Ordine.
Se il Ministro ci avesse dato ascolto, avremmo evitato il contenzioso giudiziario in atto e soprattutto avremmo dato la possibilità agli Avvocati italiani di eleggere democraticamente i loro rappresentanti nei Consigli dell’ Ordine, già in regime di “ prorogatio” da oltre un anno.
Il Consiglio di Stato, con le ordinanze n. 735 e 736 del 18.02.2015, nel riformare la decisione precedentemente adottata dal Tar del Lazio, ha sospeso l’efficacia del Decreto Ministeriale, così confermando, almeno in sede cautelare, che i rilievi, da noi per primi formulati, erano meritevoli di adeguata attenzione, essendo finalizzati a tutelare i diritti delle minoranze, come peraltro previsto dalla L. 247/2012.
Attualmente si sta verificando la paradossale situazione, per cui alcuni Ordini hanno indetto, comunque, le elezioni, mentre altri, e tra questi l’Ordine di Roma, le hanno sospese sine die.
Rebus sic stantibus, è urgente, melius indispensabile, che il Ministro, nell’interesse generale degli Avvocati italiani, valuti l’ opportunità di emanare, in autotutela e il più presto possibile, un nuovo Decreto Ministeriale che, tenuto conto delle statuizioni del Consiglio di Stato e anche recependo le indicazioni di cui alla nostra precedente comunicazione, vada a regolamentare l’elezione dei Consiglieri dell’Ordine secondo quanto previsto dall’art 28, comma III, L. 247/2012, ossia la possibilità per ciascun elettore di esprimere un numero di voti non superiore ai due terzi dei Consiglieri da eleggere.
In tal modo: verrà meno la situazione d’ incertezza e di confusione venutasi a creare; si eviterà verosimilmente il protrarsi del contenzioso giudiziario; cesserà il regime di “ prorogatio” e si consentirà finalmente, entro breve tempo, agli Avvocati italiani di esprimere democraticamente il voto per eleggere i loro rappresentanti istituzionali.
Paolo Nesta