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Maltrattamenti in famiglia
Maltrattamenti in famiglia o verso fanciulli
di Elena Salemi
Commette maltrattamenti in famiglia chiunque maltratta una persona della famiglia, o un minore degli anni quattordici, o una persona sottoposta alla sua autorità, o a lui affidata per ragione di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, o per l'esercizio di una professione o di un'arte. (art. 572 c.p.)
1. Collocazione sistematica e bene giuridico tutelato
2. I soggetti del reato
3. La condotta tipica
4. L'elemento soggettivo
5. Profili processuali
Bibliografia
1. Collocazione sistematica e bene giuridico tutelato
L'articolo 572 è collocato all'interno dell'undicesimo titolo del secondo libro del codice penale, titolo dedicato ai delitti contro la famiglia ed, in particolare, nel capo quarto, intitolato "dei delitti contro l'assistenza familiare" e fa riferimento a due diverse tipologie di condotte, in quanto punisce:
- chi "maltratta una persona della famiglia", ossia una persona facente parte del "nucleo familiare";
- chi pone in essere i maltrattamenti nei confronti di un soggetto in condizioni di inferiorità fisica ovvero psicologica: minore degli anni quattordici, persona sottoposta all'autorità dell'agente o a lui affidata per ragioni di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia o per l'esercizio di una professione o di un'arte.
Tale delitto viene pacificamente qualificato come un reato abituale a condotta plurima, in quanto per la sua consumazione è richiesta una reiterazione nel tempo di condotte omogenee.
La collocazione sistematica della norma è stata oggetto di numerose critiche ed ha dato origine a diverse opinioni. Tali critiche, peraltro, non sono squisitamente accademiche e sterili, posto che il problema della collocazione sistematica della norma de qua è propedeutico alle altre importanti questioni dell'oggetto del reato e dell'interesse tutelato dallo stesso, questioni destinate ad avere importanti risvolti dal punto di vista pratico. Si pensi, ad esempio, al problema della sussistenza o meno del reato nei confronti della convivente.