-LA GIUSTIZIA CHE CAMBIA

E' in via di approvazione il Decreto legge n.83/2015 , contenente misure che vanno a modificare significativamente la disciplina del codice civile, della legge fallimentare e in particolare del codice di procedura civile , specialmente per quanto concerne il processo esecutivo, nonche' il processo civile telematico.Da segnalare tra le innovazioni previste l'agevolazione fiscale , qualora abbia esito positivo la procedura di negoziazione assistita, con il riconoscimento di un credito d'imposta fino a 250 euro.
Inoltre il creditore, autorizzato dal Giudice, potra' ricercare liberamente per via telematica i beni del debitore da pignorare ,accedendo all'anagrafe tributaria, al pubblico registro automobilistico, agli enti previdenziali, alla Conservatoria  dei registri immobiliari e cosi via, senza l'intervento dell'Ufficiale Giudizario. Sempre con riferimento al processo civile telematico all'Avvocato e'riconosciuto il potere di autentica con relativa attestazione di conformita', allorquando deposita ,con  modalita' telematiche, la copia  informatica di un atto formato su  supporto analogico e notificato, con modalita' non telematiche, dall'Ufficiale Giudiziario o con la procedura prevista dalla legge 21 gennaio 1994 n. 53.


Sempre in tema di PCT e'previsto il deposito telematico dell'atto introduttivo del giudizio o del primo atto difensivo anche innanzi alla Corte d'Appello.Va sottolineato, inoltre, che l'atto di precetto di pagamento dovra' contenere necessariamente l'avvertimento che il debitore puo' ovviare alla situazione di indebitamento , proponendo ai creditori un accordo per la ristrutturazione del debito mediante un piano predisposto con l'assistenza di un professionista o di un apposito organismo.
Altre modifiche riguardano il pignoramento dello stipendio e delle pensioni, il pignoramento dei beni del debitore donati nel fondo patrimoniale o nel trust, la vendita all'asta dei beni con possibilita' di pagamento rateale del prezzo fino a 12 mesi, l'opposizione all'esecuzione forzata con lo scopo di evitare contestazioni pretestuose per sospendere l'esecutivita' del titolo azionato.
Insomma una serie di modifiche che nell'intento del legislatore mirano a dare attuazione concreta ,al diritto giudizialmente riconosciuto in tempi ragionevoli , a snellire le procedure e a vanificare il tentativo dei " furbi" di sottrarsi all'obbligo di pagamento. Vedremo se l'obiettivo sara' raggiunto.
Ci aspettiamo, peraltro, che questo sia un primo passo nella direzione di una serie di ulteriori riforme della Giustizia, che quanto prima dovranno essere attuate.VOLTIAMO PAGINAPAOLO NESTA