I giovani avvocati dell'AIGA
ritengono che la riforma del processo civile prevista
dal decreto del governo Monti danneggi i deboli e
pertanto chiedono un incontro con il governo in materia.
"Il governo Monti ha deciso di
smantellare il processo civile, danneggiando i cittadini
ad esclusivo vantaggio dei poteri forti, che hanno
strumenti e risorse per affrontare l’irrazionale aumento
dei costi per accedere alla giustizia. - ha affermato in
una nota l'avv. Dario Greco, presidente dell'Aiga - È
infatta stata introdotta una norma di estinzione
automatica di tutti i processi in appello ed in
cassazione pendenti da più di 3 anni, senza avviso alle
parti ed è stata prevista una multa per chi non vuole
pagare le altissime spese della mediazione".
Per il presidente Associazione
italiana dei giovani avvocati, "il provvedimento, così
com'è stato pensato, è macelleria giudiziaria e
negazione dello Stato di diritto, poiché si negano i
diritti dei più deboli per tutelare i grandi gruppi
bancari e le compagnie d’assicurazione. I giovani
avvocati – conclude Greco – che chiedono al governo un
incontro in tempi rapidi per esporre le proprie ragioni,
annunciano che metteranno in atto tutti gli strumenti di
protesta per contrastare le vere lobbies economiche, che
pensano di avvantaggiarsi dall’attuale crisi
finanziaria". |