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LE (EVENTUALI) DUE FASI DEL POSSESSORIO: LA FASE SOMMARIA PUO' ESSERE DECISA CON SENTENZA?" - Riccardo MAZZON-Persona e danno.it

 

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Qualora gli elementi raccolti nella fase a cognizione sommaria consentano al giudice di definire la causa con un provvedimento unico, egli, con ogni probabilità, potrà pronunciare direttamente sentenza, quale atto conclusivo dell'intero procedimento (e conseguente impossibilità, per le parti, di pretendere l'ulteriore – seconda – fase processuale); tale possibilità era senz'altro consentita prima dell'entrata in vigore della riforma 14 maggio 2005, n. 80 (cfr., amplius, IL POSSESSO - Usucapione, azioni di reintegrazione e di manutenzione, denuncia di nuova opera e di danno temuto-, Cedam, Padova 2011 e non pare esistano particolari motivi per negare attuale applicazione al principio. Qualora gli elementi raccolti nella fase a cognizione sommaria consentano al giudice di definire la causa con un provvedimento unico, egli, con ogni probabilità, potrà pronunciare direttamente sentenza, quale atto conclusivo dell'intero procedimento (e conseguente impossibilità, per le parti, di pretendere l'ulteriore – seconda – fase processuale); tale possibilità era senz'altro consentita prima dell'entrata in vigore della riforma 14 maggio 2005, n. 80 (cfr., amplius, IL POSSESSO - Usucapione, azioni di reintegrazione e di manutenzione, denuncia di nuova opera e di danno temuto-, Cedam, Padova 2011)

“la natura cosiddetta bifasica del procedimento possessorio non costituisce in se stessa ragione ostativa alla concentrazione delle due fasi allorché gli elementi raccolti nella fase a cognizione sommaria consentano al giudice di definire la causa con un provvedimento unico che, in quanto conclusivo dell'intero procedimento, ha natura di sentenza”

Cassazione civile, sez. II, 29/09/2006, n. 21140 Vazzoler c. Vazzoler Giust. civ. Mass. 2006, 9, 39 – conforme - Cassazione civile, sez. II, 18/07/2002, n. 10450 Nardone e altro c. Matarazzo e altro Giust. civ. Mass. 2002, 1270 – conforme - Cassazione civile, sez. II, 24/06/2008, n. 17177 Pedrosi e altro c. Scafuri e altro Giust. civ. Mass. 2008, 6, 1020

e non pare esistano particolari motivi per negare attuale applicazione al principio.

 

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