La sentenza di cui per ora si conosce solo il
dispositivo è una di quelle che fanno storia.
Non sovviene, a primo esame, nessun precedente in cui
il datore di lavoro o chi, comunque, risponde del
lavoratore per la sicurezza sul lavoro, sia stato
riconosciuto colpevole di omicidio con dolo, seppure
detto eventuale.
Si conoscono numerosi precedenti di condanna per
omicidio colposo dovuto ad inosservanza di misure di
sicurezza sul lavoro, ma che sia il datore di lavoro o
i sorveglianti o i preposti, condannati per la morte del
lavoratore, era la colpa, aggravata dalla inosservanza
delle misure di sicurezza, a giustificare la loro
condanna .
E dunque, la sentenza del Tribunale di Torino fa
storia, rende monito a chi organizza, sovraintende,
gestisce il lavoro altrui a che la persona sia sacra,
tutelabile sempre e comunque, senza mai accettare il
rischio che la vita sia stroncata per una misura di
sicurezza non effettuata e per una spesa di bonifica
ambientale risparmiata come spesa.
E
che sia doloso l’omicidio causato nella fattispecie,
appare giustificabile e giusto, in quanto nel caso
concreto si è accertato che i responsabili erano ben
consapevoli del rischio che correvano e consapevolmente
lo hanno accettato, hanno accettato l’eventualità che
l’evento si verificasse.
La Corte di Cassazione Penale ha recentemente esaminato
a fondo il concetto di dolo eventuale anche per
contrapporlo alla colpa cosciente (CASS:n.44712/2008).
La Suprema Corte ha costatato che la teoria più diffusa
è quella che considera il dolo eventuale come previsione
dell’evento tipizzato del reato ed accettazione del
rischio che si verifichi quale conseguenza della
condotta dell’agente. La Corte ha anche rilevato che per
altri non si ritiene sufficiente l’accettazione del
rischio, ma occorra anche che si dimostri il disprezzo
verso il bene tutelato. L’indagine psicologica dovrebbe
verificare che il soggetto è del tutto indifferente al
bene vita.
Nella fattispecie oggetto del giudizio di Torino ci
sembra che anche quest’ultimo aspetto sia stato
considerato dai giudici , vedremo meglio allorchè si
potrà esaminare la motivazione della sentenza .
Avv. Adriana Pignataro |