IGNORANZA E DOLO PROCESSUALE PER GLI AVVOCATI

Il Tribunale di Padova,con una recentissima sentenza, all'esito del rigetto della domanda attrice, ha sanzionato la parte ex art. 96 cpc, condannandola al pagamento, oltreche' delle spese di soccombenza, anche di una somma pari al quintuplo delle spese di lite liquidate ai sensi del DM 55/2014, ossia euro 43525,00. L'oggetto della causa consisteva nell'accertare il superamento o meno del tasso soglia usura nel momento in cui era stato concluso il contratto di mutuo con la banca erogante. Gli attori avevano ritenuto che tale tasso fosse stato superato, procedendo a sommare il tasso convenzionale con quello di mora. A sostegno della tesi sostenuta gli attori richiamavano la sentenza n.350/ 2013 della Corte di Cassazione che, secondo l' interpretazione da loro data, avrebbe detto che ,ai fini della verifica in ordine al superamento del tasso soglia , si dovessero sommare il tasso convenzionale e il tasso di mora contrattualmente previsti.

Il Tribunale di Padova, pero' nel definire una " mostruosita'" tale interpretazione( (!), a sua volta, affermava che la Corte di Cassazione avrebbe soltanto detto che " il tasso di mora deve essere tenuto in conto ai fini della valutazione della usurarieta'". Ma cio' vorrebbe dire, ad avviso, del Tribunale, che il giudice deve verificare se il tasso convenzionale e quello di mora, singolarmente considerati, superino o meno il tasso soglia, non potendosi accontentare di verificare soltanto il tasso convenzionale. La sentenza de qua, quindi, nel definire " fantasiosa deduzione della parte" tale interpretazione, ha tratto la conseguenza che ricorresse l'ipotesi di ignoranza inescusabile del dettato normativo e dell'evoluzione della giurisprudenza in subiecta materia che sarebbe stata citata a sproposito , oppure l'ipotesi di dolo processuale (!) nel tentativo di indurre il giudice in errore sul fatto che " una certa sentenza avrebbe detto una cosa che in realta' non ha mai detto".

Inoltre, sempre secondo il Tribunale di Padova, tale modus agendi denoterebbe la volonta' di creare un contenzioso seriale in tale materia , con relativo danno arrecato al sistema giudiziario, inteso nella sua complessita', gia' gravato da milioni di procedimenti pendenti, " per cui ,l'aggravamento del carico complessivo con procedimenti introdotti per finalita' strumentali e dilatorie, e'un comportamento abusivo che merita di essere adeguatamente sanzionato con il pagamento di una somma equitativamente individuata". Conclude la sentenza che proprio comportamenti di questo genere determinerebbero l'impossibilita' per i giudici di definire la totalita' dei procedimenti sul loro ruolo nel termine di tre anni dalla data di iscrizione a ruolo , secondo quanto stabilito dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo.

E' pacifico che l'Avvocato , nell'espletare la professione, debba sempre ispirarsi a criteri di massima diligenza e adeguata preparazione nell'affrontare le tematiche per la tutela dei diritti e degli interessi dei clienti. Peraltro, al riguardo il nostro Codice Deontologico richiama principi che ben conosciamo.

Nella fattispecie sopra richiamata, pero' , la sentenza , nel far riferimento alla presunta negligenza o addirittura al dolo della parte, di fatto va a censurare pesantemente l'interpretazione, data dalla stessa ad una decisione della Corte di Cassazione e ovviamente strumentale per la tesi sostenuta.
Non voglio entrare nel merito e, peraltro, non mi compete, della maggior fondatezza di una interpretazione rispetto all'altra. Osservo, pero' ,che all'Avvocato non puo' essere precluso il diritto di interpretare le norme o le sentenze, come meglio creda in scienza e coscienza, ne' tantomeno la sua autonomia puo' essere limitata nel timore che qualche Giudice lo " sanzioni" pesantemente qualora abbia l'ardire di sostenere tesi a lui non gradite o non in linea con la giurisprudenza prevalente.

Quanti principi giurisprudenziali innovatori e in linea con l'evoluzione della societa' e con il cambiamento dei tempi, sono stati recepiti dai giudici di merito e dalla Corte di Cassazione, proprio in virtu' di tesi sostenute da Avvocati, che magari qualcuno all'inizio definiva improvvidamente " mostruosita'" ? E' proprio sicuro il Tribunale di Padova ,che usa espressioni difficilmente riscontrabili in altre sentenze nei confronti della parte soccombente , di una assoluta immodificabilita' della stessa negli altri gradi di giudizio?
Non sarebbe ora di farla finalmente finita con lo stucchevole ritornello che la durata dei processi sia riconducibile alla condotta degli Avvocati italiani ,che avrebbero il vizio di intasare le aule di giustizia?

Una conclusiva considerazione : il nostro ruolo via via e'sempre piu' svilito e non considerato come meriterebbe, ma sappiano lor signori che gli Avvocati, pur costretti a subire amaramente tale situazione, non si piegano e non si piegheranno mai a logiche di potere , che certamente li colpiscono direttamente ma che in definitiva vanno ad incidere in modo pesante proprio sui diritti fondamentali dei cittadini, e tra questi il diritto alla Giustizia.
VOLTIAMO PAGINA.
PAOLO NESTA


MEDIAZIONE: RIPRISTINATO PAGAMENTO SPESE  DI AVVIOIl Consiglio di Stato con ordinanza del 22 aprile 2015 , accogliendo l'stanza cautelare avanzata dal Ministero della Giustizia che aveva proposto ricorso avverso la sentenza del Tar del Lazio n. 1351/2015, ha sospeso l'esecutivita' della sentenza de qua, nella parte in cui escludeva il rimborso delle spese di avvio nella procedura di mediazione.Il Consiglio di Stato ha ritenuto che le spese di avvio del procedimento, comprendendo sia le spese vive documentate sia le spese generali sostenute dall' Organismo di Mediazione, non appaiono, quantomeno prima facie, riconducibili alla nozione di " compenso", di cui alla disposizione dell'art. 17, comma 5 ter ,del Dlgs n. 28/ 2010. Cio'  sarebbe di palmare evidenza, secondo il Consiglio di Stato, non solo per le spese vive documentate, ma anche per le spese di avvio , che sono quantificate in misura forfettaria e configurate quale onere connesso all'accesso a un servizio obbligatorio ex lege per tutti i consociati che intendano accedere alla giustizia in determinate materie, come confermato dal riconoscimento in capo alle parti , ex art. 20 del richiamato Dlgs, di un credito d'imposta commisurato all'entita' della somma versata e dovuto, ancorche' in misura ridotta, anche in caso di esito negativo del procedimento di mediazione ( e quindi anche in ipotesi di esito negativo del primo incontro per il quale le spese di avvio sono dovute).E' auspicabile che si faccia definitivamente chiarezza sul punto.

Paolo Nesta

LA NOTIZIA DELLA SETTIMANA

L' INGRATITUDINE

In una precedente Notizia della Settimana rilevavo che i valori,trasmessi dai nostri genitori e che hanno costituito un sicuro punto di riferimento quando eravamo giovani, nel corso del tempo sono andati scomparendo quasi del tutto. Lo stesso discorso vale per le virtu' e in particolare per la gratitudine.

Diceva Cicerone che la gratitudine non e' soltanto la piu' grande delle virtu', ma la madre di tutte le altre. Ed e' vero. La gratitudine e' strettamente connessa all'altruismo, alla lealta', all'onesta', alla sensibilita' dell'animo e caratterizza positivamente la persona che la possiede.

Purtroppo, pero' , dobbiamo constatare che tale virtu' e' sempre piu' raro individuarla nelle persone , che spesso approfittano della disponibilita'disinteressata di taluno, salvo poi dimenticarsi molto presto dell'aiuto avuto e, talvolta, non esitando addirittura a porsi in contrasto con quella stessa persona, nei confronti della quale, quando faceva comodo, manifestavano affetto e riconoscenza eterna!

Cio' accade finanche nei rapporti familiari, figurarsi nei rapporti d'amicizia, in quelli professionali e nell'attivita' politica . E' questa una debolezza umana che , pero', arreca maggiore pregiudizio a chi pone in essere tale deplorevole condotta piuttosto che a chi ne resta vittima.

Infatti, a ben vedere l' ingrato e' una persona arida, non in grado di apprezzare le emozioni della vita , che vive in una costante condizione di inquietudine, mentre la persona che conosce la gratitudine e' in grado di cogliere particolari sensazioni dell'animo e di dare un senso compiuto alla propria esistenza.

VOLTIAMO PAGINA.

                                                                  PAOLO NESTA

IL NUOVO REGOLAMENTO PER IL RISCATTO

Il Ministero del Lavoro recentemente ha approvato il nuovo Regolamento per il riscatto  deliberato nel dicembre 2014 dal Comitato dei Delegati di Cassa Forense.

Come era previsto nel precedente Regolamento, si potranno riscattare gli anni relativi al corso di laurea, al periodo di praticantato con o senza abilitazione e all’eventuale servizio militare prestato.

Ovviamente per gli anni, in riferimento ai quali è stato esercitato il riscatto, vi sarà un aumento di anzianità di iscrizione e contribuzione.

Le novità del nuovo Regolamento consistono, in primo luogo, nella possibilità di rateizzare l’importo dovuto per il riscatto di annualità di iscrizione fino ad un massimo di 10 anni,  mentre in precedenza era previsto il termine massimo di 5 anni.

Inoltre, gli interessi dovuti sulla somma da corrispondere sono calcolati nella misura del 2,75% annuo, per l’intero periodo della rateazione, anziché nella misura del 4% prevista in precedenza.

E’ importante sottolineare che le nuove norme, evidentemente più favorevoli per gli Avvocati, saranno applicabili, a  richiesta dell’interessato, anche alle domande di riscatto già presentate, purché non sia ancora scaduto il termine per il pagamento della I rata.

Da ultimo, va evidenziata l’opportunità di avvalersi della normativa per il riscatto, per quanto possibile nei primi anni della professione, atteso che con il trascorrere degli anni nell’esercizio della professione il corrispettivo, da versare per ogni annualità riscattata, aumenta progressivamente.

                                                                                                                                     Paolo Nesta

Il SEGNO DEI TEMPI

Stiamo vivendo in un'epoca estremamente difficile, non solo dal punto di vista economico, ma soprattutto sotto il profilo sociale. I valori, trasmessi dai nostri genitori e che hanno costituito la stella polare della nostra crescita, con il trascorrere del tempo si sono sempre piu' affievoliti, fino a scomparire quasi del tutto.
E' questa l'epoca della "rottamazione" ( che termine volgare), della concorrenza sfrenata in ogni settore, spesso a scapito della qualita', dell'incertezza assoluta su cio' che e'giusto oppure non lo e', della pretesa di poter fare tutto e il suo contrario, in nome di un errato concetto di liberta'.

In questo contesto e' maturata la tragica vicenda del Tribunale di Milano che ha visto l'uccisione di tre persone, fatalmente presenti in quel posto mentre svolgevano la loro attivita' lavorativa.
Come al solito sono nate subito le polemiche sul sistema di sicurezza che non ha funzionato, ma si dimentica che vi sono situazioni, nelle quali e' praticamente impossibile garantire in assoluto l'incolumita' delle persone, tanto piu' quando il servizio non puo' essere reso adeguatamente per le risorse economiche insufficienti.

Spiace, inoltre, il dover constatare che anche in una circostanza cosi dolorosa, si strumentalizzino i fatti accaduti oppure si ponga in evidenza la figura di una delle persone uccise rispetto alle altre, quasi che di fronte alla morte si possa stabilire una gerarchia.

Mi riferisco, tanto per essere piu' chiaro, al collegamento, che pur e' stato fatto ad altissimi livelli, tra l'uccisione del Giudice di Milano e il discredito che sarebbe attualmente alimentato nei confronti dei Magistrati. A prescindere dal fatto che non mi appare sussistente, tranne isolati casi, il tentativo di screditare i Magistrati ,ai quali va riconosciuta l'importanza del ruolo svolto ma nei confronti dei quali non puo'essere negato il diritto di critica da parte del cittadino, nel caso in questione e' evidente che si e' trattato dell'insano e delinquenziale gesto di un singolo, che non ha ucciso soltanto un Magistrato ma anche altre persone e, tra queste, un Avvocato. Gli Avvocati, pero', non per questo hanno sostenuto che tale uccisione fosse riconducibile al discredito, eventualmente subito dalla categoria,
Parimenti lascia l'amaro in bocca l'enfatizzazione e il diverso rilievo, dato alla morte di uno piuttosto che dell'altro, quasi che il ruolo, svolto da entrambi per l'attuazione della Giustizia, non abbia pari dignita'. Purtroppo anche questo accade e spesso ne abbiamo conferma nello svolgimento quotidiano dell'attivita' professionale, e anche questo, ahime', e' il segno dei tempi che stiamo vivendo.

Voltiamo Pagina.

Paolo Nesta

COA DI ROMA: PROROGATIO DI FATTO, A TEMPO INDEFINITO……..

Il COA di Roma ha convocato per il 26.03.2015 l’assemblea straordinaria degli iscritti per “deliberare le spese straordinarie relative ai punti del seguente ordine del giorno:

1) autorizzazione a sottoscrivere la Convenzione con la Commissione Europea per l’erogazione di euro 200.000,00 a beneficio dell’Ordine degli Avvocati di Roma;

2) locazione di immobile da adibire a sede del Consiglio Distrettuale di Disciplina ed eventualmente ad altre attività consiliari, con conseguenti spese per arredamento e funzionamento (utenze, personale ed altro);

3) stipula della polizza di responsabilità civile per i Consiglieri di Disciplina;

4) scelta criteri di elezione del Comitato delle pari opportunità e approvazione delle eventuali spese conseguenti;

5) accantonamento fondo per contributi e sovvenzioni in favore di iniziative sociali degli Avvocati romani.”

A prescindere dalla circostanza che i punti 1-4 non afferiscono a “ spese straordinarie” da sostenere, ma a scelte di carattere politico, voglio, invece, richiamare l’attenzione sui principi generali in tema di prorogatio degli organi amministrativi, quale è appunto il COA di Roma.

Al riguardo la Corte Costituzionale, nel richiamare i  principi del buon andamento e dell' imparzialità dell' amministrazione, ha escluso che la regola della prorogatio di fatto a tempo indefinito sia da considerarsi vigente, affermando, viceversa, che “ ogni proroga, in virtù dei principi desumibili dall’art. 97 della Costituzione” è consentita “ soltanto se prevista espressamente dalla legge e nei limiti da questa indicati”.

Sempre la Corte Costituzionale, avuto riguardo alla normativa vigente, ha individuato specifici principi generali e, in particolare:

1) Cessazione delle funzioni degli organi alla scadenza del loro termine di durata

2) Indicazione di un ragionevole periodo di proroga per consentire la rinnovazione, durante il quale l’organo scaduto può compiere solo atti di ordinaria amministrazione

3) Obbligo della ricostituzione dell’organo entro una data anteriore alla scadenza del periodo di proroga

4) Definitiva decadenza degli organi scaduti dal momento di questa cessazione e nell’assoggettamento ad un regime sanzionatorio di tutti gli atti emanati successivamente

Orbene, è di tutta evidenza che attualmente il COA di Roma, avendo sospeso “ sine die” l’indizione delle elezioni per il rinnovo dei suoi componenti ed essendo decorso il termine di proroga fissato dalla L. 247/2012 al 31.12.2015, versa in una situazione di illegittima e non consentita “ proroga di fatto a tempo indeterminato”.

Da tale condizione discende che il COA di Roma, attualmente è legittimato, come peraltro previsto dall’art. 28, VII comma della L. 247/2012, soltanto al disbrigo degli affari correnti, e non già ad emanare atti eccedenti l’ordinaria amministrazione o regolamenti, con ogni ovvia conseguenza in ordine all’invalidità e all’assoggettamento al regime sanzionatorio degli stessi.

Né, a tale carenza di potere, si può supplire mediante eventuali delibere dell’assemblea degli iscritti, sia perché il COA di Roma, in regime di prorogatio di fatto a tempo indeterminato non aveva il potere di convocarla, sia perché provvedimenti di competenza specifica dell’organo amministrativo debbono essere adottati da quest’ultimo, purché in possesso dei relativi poteri e non devoluti all’assemblea degli iscritti.

Nel corso del mio intervento in assemblea ho evidenziato tale problematica,ma il Presidente ha ritenuto di andare oltre e, in un’ora circa , sono stati approvati i cinque punti all’ordine del giorno. De hoc satis!

Purtroppo, come si vede, la situazione è sempre più confusa e l’unica soluzione per ovviare a tale stato di cose, divenuto veramente intollerabile, è procedere subito alla indizione dell’elezioni, per consentire agli Avvocati romani, come è avvenuto in tanti altri fori, di scegliere i loro rappresentanti istituzionali

Paolo Nesta

                   IMITAZIONI, DIFFIDE, COPIA E INCOLLA.......Ho sempre pensato che la partecipazione e il coinvolgimento di molteplici componenti dell' Avvocatura nell'ambito dell'attivita' politica fosse utile per affrontare le numerose problematiche, che ci riguardano, specialmente in un contesto, come quello attuale, caratterizzato da un'emergenza professionale, che non ha precedenti, almeno da sessanta anni ad oggi.
Sarebbe necessario, quindi, pur nella diversita' delle posizioni, ottimizzare le risorse e le energie per tentare di cogliere i punti condivisi del comune sentire, al fine di rafforzare la nostra forza rappresentativa nei rapporti con gli interlocutori ,politici e non.Lascia, quindi, quantomeno perplessi , il constatare che ancora si indulge, in una politica che,mi sia consentito il termine, sa di " stantio" e obsoleto,  ancorata all' idea di confrontarsi  con l'avversario non gia' sul piano  dell'azione propositiva, delle idee e della concretezza, bensi' su quello ben piu' riduttivo del " sono piu' bravo io, mi hai copiato, hai incollato..."
Invero, puo'anche accadere che taluno possa " copiare" le idee degli altri ( ma al riguardo chi e' senza peccato scagli la prima pietra!) e cio' non e' condivisibile, altro e' ,pero' , cercare di acquisire il consenso elettorale , basandosi anche su argomenti di questo tipo, che hanno scarsa presa sui Colleghi, i quali sono piu' interessati e valutano con attenzione le proposte concrete e realizzabili, piuttosto che stucchevoli diatribe di questo tipo.Noi di VOLTIAMO PAGINA , pur essendo in campagna elettorale per il rinnovo del COA di Roma, non intendiamo uniformarci a tale " modus agendi", che non condividiamo affatto, in quanto la nostra condotta e' ispirata da anni a rendere servizi e a occuparci effettivamente degli Avvocati, senza essere coinvolti in beghe di questo genere.
Noi chiediamo il consenso elettorale sulla base di punti del programma , precisi, ben definiti e realizzabili , che sara' attuato da una squadra , composta  da persone con esperienza e autorevolezza  e da altre, piu' giovani, ma di indubbia capacita' e con grande voglia di fare.
Abbiamo motivo di ritenere, proprio perche' in numero sempre piu' crescente ce lo stanno manifestando i Colleghi, che tale nostro modo di essere e di operare sia particolarmente apprezzato e quindi confidiamo che tutti i nostri sostenitori, gia' numerosi, si adoperino individualmente  per estendere sempre piu' il consenso per tutti i componenti di  Voltiamo Pagina, cosi da consentire un'opportuna alternanza nella gestione del COA di Roma.                                                                                                                        PAOLO NESTA

IL POS : ARRIVANO ANCHE LE SANZIONI

Come e' noto, i professionisti e i commercianti hanno l'obbligo ,dal 30 giugno 2014, di dotarsi di strumenti di pagamento elettronici ( POS), che consentano di accettare i pagamenti ,superiori a euro 30, effettuati dal cliente. Tale obbligo giuridico determina, per un verso un aggravio dei costi di gestione ( costo dello strumento, commissioni bancarie etc.) e , per altro verso , un ulteriore vantaggio economico per gli istituti bancari.
L' attuale normativa, pero', non prevede sanzioni in caso di inadempimento da parte del professionista o del commerciante. Ecco, allora, che il nostro solerte governo ha pensato bene di ovviare prontamente a tale carenza legislativa con il disegno di legge n.1747 , presentato in Senato il 22 gennaio 2015.
Quando, a breve, sara' approvato il suindicato DDL, la Guardia di Finanza , in sede di controllo oppure a seguito di segnalazione di un cliente, irroghera' la sanzione di euro 500,00 nei confronti del soggetto inadempiente, il quale entro 30 giorni dalla contestazione dovra' regolarizzare la posizione e comunicare , entro i successivi 60 giorni alla Guardia di Finanza, l'intervenuta installazione dell'apparecchiatura. Qualora il malcapitato non ottemperi ,anche al solo obbligo di comunicazione pur essendosi dotato dello strumento, scattera' una seconda ammenda di euro 1000,00.
Ne' basta. Qualora i soggetti interessati non provvedano, nei termini predetti, a dotarsi del POS, la Guardia di Finanza , disporra' la sospensione dall'attivita' professionale o commerciale, fino al completo adeguamento alla normativa in oggetto!!!
Quindi, anche nell'ipotesi , assai probabile, in cui nessun cliente chieda mai al professionista di avvalersi del POS, cio' nondimeno sara' necessario , in caso di approvazione del DDL, che i circa 230000,00 Avvocati italiani si muniscano di tale dispositivo per evitare le gravi sanzioni previste.
E certamente le societa' costruttrici dei POS sono pronte a brindare per i lauti affari, che si profilano all'orizzonte, nella previsione di vendita di milioni di apparecchiature.......
Ma e' possibile mai che si continuino a vessare i professionisti, con inutili balzelli, per favorire i poteri forti? Se ne rendono conto i nostri organismi rappresentativi? Perche' non fanno sentire la loro voce forte, determinata per dire finalmente basta con le politiche oppressive e sanzionatorie nei confronti di chi si mantiene da solo, senza alcun contributo di Stato, da' lavoro alle persone e contribuisce ad incrementare il PIL dello Stato? La misura e' colma!

Paolo Nesta

AIUTARE LE FASCE PIU' DEBOLI

della professione deve essere l'obiettivo primario di chi intenda svolgere il ruolo di rappresentanza della categoria. E' stato piu'volte sottolineato,e a ragione, che per gli Avvocati non si puo' parlare di casta, stante l'elevato numero di coloro che versano in difficile situazione economica, spesso vicina alla soglia di poverta'ma dignitosamente non manifestata in pubblico.
E' indispensabile, quindi, agire subito e concretamente , evitando condotte strumentali e demagogiche, bensi' orientandosi verso quelle direzioni , che effettivamente possano portare al risultato, ossia alleviare lo stato di crisi degli Avvocati.
Noi di VOLTIAMO PAGINA , nel programma elettorale per il rinnovo del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Roma, abbiamo dedicato particolare attenzione alla possibilita' per gli Avvocati di fruire dei fondi messi a disposizione, anche a fondo perduto, dall'Unione Europea nonche' di concludere apposita convenzione con l' Ente Nazionale Microcredito , al fine di consentire agli Avvocati, come accade per le piccole e medie imprese, di avvalersi della opportunita'' di fruire di prestiti a condizioni particolarmente vantaggiose.
Quindi, abbiamo visto con grande favore il recente convegno ,tenutosi il 27 febbraio u.s., nell' Auditorium della Cassa Forense,dal titolo "Avvocati protagonisti in Europa: premesse,promesse e fatti. La programmazione 2014-2020 e la strategia "Europa 2020 : le misure,le iniziative e gli interventi delle regioni italiane", organizzato dalla commissione Europa , istituita presso la Cassa e della quale sono componente. Un convegno, come sottolineato dal presidente Nunzio Luciano nel suo intervento, incentrato sull'accesso ai fondi europei messi a disposizione dei professionisti e sui programmi e i sistemi delineati dalla Cassa per aiutare i propri iscritti a fruirne.
Qualcosa inizia a muoversi, ma siamo appena all'inizio e molta strada c'e' da fare.
Purtroppo, fino ad oggi nulla e' stato fatto in tal senso dai nostri rappresentanti istituzionali , nazionali e territoriali, ma ora non c'e' piu' tempo da perdere e se , noi di Voltiamo Pagina, saremo chiamati alla rappresentanza istituzionale della categoria , speriamo presto, nell'ambito territoriale, attueremo tutte quelle iniziative, concrete e realizzabili , d'intesa con chi vorra' seguirci e, comunque, autonomamente per conseguire gli obiettivi prefissati nel programma elettorale : dare attuazione e concretezza agli stanziamenti europei, tutelare le fasce piu' deboli della professione a prescindere dall'eta' e favorire la fase d'avvio per gli studi legali.

Paolo Nesta

ELEZIONI COA: CHE CONFUSIONE!

Il 18.11.2014, unitamente al Collega Carlo Testa, avevamo invitato, nelle rispettive qualità di Presidenti di Alleanza Forense per la Giustizia- AFG e di AGIFOR, il Ministro a valutare l’opportunità di non procedere alla firma del Decreto Ministeriale, contenente il Regolamento Elettorale per i Consigli dell’Ordine.

Se il Ministro ci avesse dato ascolto, avremmo evitato il contenzioso giudiziario in atto e soprattutto avremmo dato la possibilità agli Avvocati italiani di eleggere democraticamente i loro rappresentanti nei Consigli dell’ Ordine, già in regime di “ prorogatio” da oltre un anno.

Il Consiglio di Stato, con le ordinanze n. 735 e 736 del 18.02.2015, nel riformare la decisione precedentemente adottata dal Tar del Lazio, ha sospeso l’efficacia del Decreto Ministeriale, così confermando, almeno in sede cautelare, che i rilievi, da noi per primi formulati, erano meritevoli di adeguata attenzione, essendo finalizzati a tutelare i diritti delle minoranze, come peraltro previsto dalla L. 247/2012.

Attualmente si sta verificando la paradossale situazione, per cui alcuni Ordini hanno indetto, comunque, le elezioni, mentre altri, e tra questi l’Ordine di Roma, le hanno sospese sine die.

Rebus sic stantibus, è urgente, melius indispensabile, che il Ministro, nell’interesse generale degli Avvocati italiani, valuti l’ opportunità di emanare, in autotutela e il più presto possibile, un nuovo Decreto Ministeriale che, tenuto conto delle statuizioni del Consiglio di Stato e anche recependo le indicazioni di cui alla nostra precedente comunicazione, vada a regolamentare l’elezione dei Consiglieri dell’Ordine secondo quanto previsto dall’art 28, comma III, L. 247/2012, ossia la possibilità per ciascun elettore di esprimere un numero di voti non superiore ai due terzi dei Consiglieri da eleggere.

In tal modo: verrà meno la situazione d’ incertezza e di confusione venutasi a creare; si eviterà verosimilmente il protrarsi del contenzioso giudiziario; cesserà il regime di “ prorogatio” e si consentirà finalmente, entro breve tempo, agli Avvocati italiani di esprimere democraticamente il voto per eleggere i loro rappresentanti istituzionali.

Paolo Nesta

Lo scorso 17 febbraio si è tenuto un interessante convegno avente ad oggetto “ LA FATTURAZIONE ELETTRONICA PER LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI.REDAZIONE, TRASMISSIONE E  CONSERVAZIONE- PROFILI FISCALI E SANZIONI”, organizzato da Alleanza Forense per la Giustizia – AFG in collaborazione con Agifor e con l’importante ausilio organizzativo dei Colleghi Abenavoli Ivana,  Anastasio Lucilla, Arnone Francesco ,Baldacci Michele,Barbuscia Barbara, Bartolotta Valeria, Borghesi Alessandro ,Caravetta Massimo, Flammini Maria Teresa,Galeani Stefano,Gargiulo Antonio ,Iorio Paolo, Lauro Grotto Gaetano, Manfredi Antonia,Recchia Carlo,Puntoriero Claudia ,Romagna Valentina, Scrugli Anna Maria, Seghini Fabiana, Stanchi Barbara.

I relatori ing. Gerardo De Caro, responsabile ufficio fatturazione elettronica P.A. dell’ Agenzia delle Entrate, il dott. Pierpaolo Del Franco, funzionario dell’ufficio adempimenti e sanzioni della Direzione Centrale e Normativa dell’Agenzia delle Entrate, l’avv. Espedita Rechichi, l’avv. Massimo Zazza, l’avv. Fabio Ballarini e l’avv. Carlo Testa, unitamente al sottoscritto, hanno affrontato ad ampio raggio, dal punto di vista teorico, ma soprattutto pratico,  la tematica.

A tal riguardo, nel ringraziare l’avv. Bruno Barbieri della Camera Penale di Milano nonché il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Milano, che con mirabile efficienza ne ha predisposto l’elaborazione, potrà essere presa visione del vademecum utilizzabile per la redazione delle fatture elettroniche direttamente sul sito dell’Ordine degli Avvocati di Milano o, comunque,  in caso di espressa richiesta al mio indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., sarà curato l’invio del detto vademecum all’indirizzo mail del richiedente.

Paolo Nesta

LA POLITICA DEL FARE NON DEL DIRE

In un momento cosi difficile per le professioni ordinistiche, e in particolare per la nostra, e' indispensabile avanzare proposte realizzabili e soprattutto agire con determinazione per conseguire l'obiettivo.

Lascia , quindi,quantomeno perplessi il constatare che ora ,in prossimita'della competizione elettorale, si indulge in promesse mirabolanti oppure in proposte obiettivamente irrealizzabili, magari dopo aver taciuto e nulla fatto negli ultimi anni.

A proposito di concretezza, abbiamo conseguito l'obiettivo di veder riconosciuti i versamenti dei contributi previdenziali dei Colleghi pensionati mentre prima quanto corrisposto era a fondo perduto, e , con riferimento al nostro ulteriore obiettivo di far corrispondere anticipatamente dalla Cassa Forense il compenso dovuto ai difensori d'ufficio e agli esercenti il gratuito patrocinio, siamo a buon punto anche se l'iter per la sua definizione necessita dell'assenso di ben tre ministeri.

Ora altri importanti obiettivi , noi di VOLTIAMO PAGINA ,dobbiamo raggiungere al piu'presto.

Come sapete punti salienti del nostro programma elettorale riguardano la possibilita'per gli Avvocati di fruire dei Fondi Europei e delle sovvenzioni dell'Ente Nazionale del Microcredito e, anche in tal caso, il discorso e' stato avviato positivamente, tanto che e' stata gia' predisposta la bozza di un protocollo d'intesa tra il Microcredito e la Cassa Forense, che peraltro sara' illustrata nel corso del convegno a carattere nazionale che si terra' il 27 febbraio p,v.,in Roma nella sede della Cassa.

Ma ora c'e' un'altra opportunita'da cogliere subito .

E ' necessario che anche nella Regione Lazio trovi immediata attuazione quanto gia' realizzato nella Regione Toscana, la quale ha approvato recentemente una delibera con la quale e' consentita, a differenza del passato,la partecipazione di due rappresentanti, rispettivamente delle professioni ordinistiche e dei prestatori d'opera intellettuale, al Tavolo di concertazione generale,ossia l'organo dal quale passano tutti i piu'importanti atti della politica regionale. Non solo.

La Regione Toscana ha istituito un fondo di garanzia per l'accesso al credito di giovani professionisti o tirocinanti , iscritti agli Ordini professionali e titolari di partita iva, nonche' finanziamenti , fino a un massimo di 100000,00 euro per progetti innovativi degli Ordini , prevedendo, altresi, la possibilita' per i giovani professionisti di ottenere prestiti fino a 3000,00 euro.

Si tratta di misure che valorizzano il ruolo sociale ed economico delle professioni e che ,in particolare, sono finalizzate ad agevolare l'ingresso dei giovani professionisti nel mondo del lavoro.

In verita' cio'avrebbe dovuto essere fatto con la Regione Lazio da chi fino ad oggi ci ha rappresentato istituzionalmente, ma, purtroppo, anche in tale frangente, ha difettato quell'impegno e autorevolezza, indispensabili per portare a casa risultati positivi.

Noi di VOLTIAMO PAGINA se andremo, fra breve, a governare in maggioranza il Consiglio dell' Ordine dell'Ordine degli Avvocati di Roma, e i " rumors" in tal senso sono davvero significativi, intendiamo instaurare un nuovo " modus agendi" dell'ente , creando e, comunque, essendo sempre attenti a sfruttare tutte le occasioni , e saranno molte, che si presenteranno , nel segno di una ritrovata autorevolezza, determinazione e in uno spirito di condivisione con tutte le componenti istituzionali e associative dell'Avvocatura romana, consapevoli, come siamo, che dall'unita' della categoria possono scaturire risultati ancor piu' positivi per noi tutti. Paolo Nesta

TITOLARI DI PARTITE IVA AL COLLASSO

Come e'noto, stiamo vivendo in un momento di grave crisi economica, che coinvolge tutti.
Ai giovani , e specialmente a coloro che intendono svolgere un'autonoma attivita' professionale, e'preclusa la possibilita' di inserirsi adeguatamente nel proprio contesto lavorativo.

Si afferma, a parole, che i giovani devono essere aiutati, ma ,poi, di fatto non vengono adottati provvedimenti concreti, finalizzati a conseguire il proclamato obiettivo, ma, anzi, spesso sono adottate misure , che appaiono orientate in senso diametralmente opposto.
Intendo riferirmi, in particolare, all'aumento dell'aliquota previdenziale della gestione separata Inps al 30,72% e all'abnorme aumento del 300% per il regime dei minimi delle partite iva.

C'e' da chiedersi per quale recondita ragione, anche in un momento cosi difficile, si continua ad infierire nei confronti dei titolari delle partite Iva, che, va ricordato, non sono a carico dello Stato,come i dipendenti pubblici, ma si mantengono da soli e contribuiscono, anche in misura considerevole, nell'incrementare il Pil italiano.

Perche' ai giovani professionisti non vengono assicurate le tutele che meritano e riconosciuto loro il fondamentale ruolo, svolto nell'economia italiana?
Non pensano i nostri governanti che il rilancio dell'economia parte proprio dai giovani professionisti, titolari di partite Iva, dai piccoli imprenditori, che da sempre hanno costituito la spina dorsale dell'economia italiana?
Io credo che i nostri governanti abbiano ben chiara la situazione e che , a prescindere dall'appartenenza politica, negli ultimi anni abbiano sempre mirato ad ottenere il consenso elettorale dalle masse per gestire il potere ( e i liberi professionisti rappresentano una minoranza), avallando demagogicamente la tesi che i soggetti da tutelare sono esclusivamente i lavoratori dipendenti , mentre i liberi professionisti, molto spesso associati al concetto di evasione fiscale, sono una categoria di privilegiati e, come tale, non meritevole di tutela.

Ma noi sappiamo che le cose non stanno cosi, che i tempi sono cambiati e che il concetto di " poverta"e' ascrivibile ,sempre piu' spesso, ad un numero crescente di liberi professionisti, che, pero',a differenza di altri, vivono con dignita'e in solitudine tale condizione.

Si prenda atto di tutto questo e finalmente si intraprenda un'inversione di marcia, nella giusta direzione della tutela e dell'effettivo riconoscimento del ruolo e del posto, che spetta nella societa'ai
liberi professionisti e, in particolare, ai giovani.

Paolo Nesta

Il pagamento dei contributi previdenziali e la difficoltà, se non l’impossibilità, per molti Colleghi di far fronte a tale onere economico, è sempre più oggetto di discussione e determina proteste, malumori, incomprensioni e, talvolta, strumentalizzazioni.

In questa situazione è necessario agire con serietà e concretezza per alleviare le condizioni di obiettivo disagio di molti Colleghi.

Le due iniziative,  che noi di “ Voltiamo Pagina”, abbiamo intrapreso proprio questa settimana, riguardano migliaia e migliaia di Colleghi, ai quali devono essere fornite adeguate risposte, se si vuole svolgere attività politica “ seria”.

La prima iniziativa consiste nella richiesta alla Cassa di Previdenza Forense di consentire agli Avvocati, percettori di un reddito annuo inferiore a 25.000,00 e a prescindere dall’età, di corrispondere i  contributi minimi previdenziali nella misura della metà, con il riconoscimento di un periodo di contribuzione di 6 mesi in luogo dell’intera annualità ai fini pensionistici e salva la possibilità d’integrare successivamente il versamento del contributo, così da ottenere il riconoscimento dell’intera annualità di contribuzione.

In tal modo si andrà ad alleviare adeguatamente l’attuale situazione di disagio economico di decine di migliaia di Colleghi, che attualmente sono costretti a sopportare la decurtazione del loro modesto reddito annuale, in misura percentuale considerevole, soltanto per il pagamento dei contributi previdenziali.

L’altra iniziativa, invece, mira ad ottenere l’abrogazione dell’art. 21 comma 8, della L. 31.12.2012 n. 247

( Legge Professionale), che prevede la contestuale iscrizione alla Cassa degli iscritti agli Albi Forensi.

Tale norma appare di dubbia costituzionalità, tenuto conto che l’art. 33 della Costituzione prescrive l’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio dell’attività professionale senza prevedere preclusioni, riconducibili al reddito percepito.

Di fatto, quindi, l’art. 21 della richiamata legge opera una ingiustificata selezione, basata sulla capacità economica e reddituale, così penalizzando gli Avvocati economicamente più deboli e soprattutto i giovani, che, specialmente in questo momento di grave crisi economica, hanno estrema difficoltà a trarre reddito. Tutto ciò è ingiustamente penalizzante e bisogna porvi rimedio.

Noi ci stiamo attivando in tal senso e già ora una gran moltitudine  di Colleghi sta condividendo le nostre iniziative.

Paolo Nesta

                  Finalmente si vota: cambiare si puo'!

Il Coa di Roma ,in linea con l'espressa richiesta da noi precedentemente formalizzata e a seguito della nota ordinanza del Tar del Lazio e del conseguente invito del Direttore Generale del Ministero della Giustizia del 15 gennaio 2015,ha fissato la nuova data delle elezioni per i giorni 9-10-11-12 marzo 2015, ore 8,30- 15,30.Va ribadito che il Regolamento elettorale in vigore non garantisce ne' tutela le minoranze, ma in ogni caso e' necessario andare finalmente a votare per far esprimere democraticamente i Colleghi romani e consentire loro di scegliere i rappresentanti istituzionali, che reputino in grado di "cambiare passo" in una situazione , che e' divenuta sempre piu' mortificante, anche per l'insufficiente azione di chi fino ad oggi ci ha rappresentato.

E' possibile il cambiamento e noi di "Voltiamo Pagina" vogliamo fortemente conseguire questo obiettivo, nel segno dell'autorevolezza, dell'impegno costante e della capacita' di porsi come interlocutori credibili. Abbiamo costituito una squadra compatta, motivata e che coniuga esperienza e rinnovamento ( e' la lista che ha l'eta' media dei suoi componenti piu' bassa e con il maggior numero di donne).

Tutti dovranno sentirsi effettivamente rappresentati nel nuovo Coa, in particolare i Colleghi con studi medio-piccoli, che sono la maggioranza, e che ogni giorno combattono in solitudine la loro battaglia in mezzo a mille difficolta', ivi compresa la difficolta', a volte,di far fronte ai pagamenti, anche quelli relativi ai contributi previdenziali.

Noi  della lista “Voltiamo pagina”siamo pronti e sappiamo che cosa fare,come si evince dai punti del programma ,concreti e realizzabili.

Si puo' e si deve fare meglio,molto meglio, tanti Colleghi ce lo chiedono. E noi non li deluderemo, se la maggioranza di essi dara' la fiducia all'intera lista.

Paolo Nesta

  

             A.F.G.                                                                   A.GI.FOR.

Alleanza Forense Giustizia                                  Associazione Giovanile Forense        

SUBITO AL VOTO!

Il Tar del Lazio, con ordinanza del 15.01.2015, ha respinto la domanda incidentale di sospensione del Regolamento elettorale per l'elezione dei Consiglieri dell'Ordine, avanzata contestualmente  alla proposizione del  ricorso, tra gli altri, da alcuni Colleghi candidati del Foro di Roma.

Non vogliamo entrare nel merito della vicenda, afferente all'interpretazione dell'art. 28, comma III della L. 247/2012 e alla conseguente possibilità o meno degli elettori di esprimere un numero di voti superiore o non superiore ai due terzi dei Consiglieri da eleggere.

Osserviamo, però, fermo restando che ognuno può avere le sue legittime e rispettabili idee al riguardo, con relativo diritto di tutelarsi giudizialmente,  che oggettivamente la dura contrapposizione, nell'occasione emersa tra alcune componenti, contribuisce ad indebolire ulteriormente il prestigio e l'immagine dell'Avvocatura.

Tutto ciò non è giustamente gradito dalla stragrande maggioranza dei Colleghi, i quali vogliono e auspicano interventi e iniziative concrete in favore della categoria, da attuare con determinazione, con spirito di condivisione e unità d' intenti.

Sotto diverso profilo, osserviamo che il COA di Roma, se avesse fissato per la fine di gennaio 2015, come peraltro hanno fatto la maggioranza dei COA italiani, anziché in tutta fretta per il 14 gennaio 2015,  la data d'inizio delle elezioni, avremmo evitato la situazione d' incertezza e di confusione venutasi a creare.

A questo punto, ne abbiamo abbastanza di dispute e di contrapposizioni.

Invitiamo, pertanto, il COA di Roma, a indire, senza indugio, le  elezioni per il rinnovo del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Roma.

VOLTIAMO PAGINA, con tutti quei Colleghi, che, riteniamo in maggioranza, auspicano che finalmente il COA di Roma diventi un effettivo punto di riferimento dell'Avvocatura romana e italiana, con il prestigio e la rappresentatività che merita e che gli compete.

Roma 16.01.2015                              

Avv. Paolo Nesta                                                          Avv. Carlo  Testa

Presidente AFG                                             Presidente  Nazionale AGIFOR

  

LA NOTIZIA DELLA SETTIMANA

Come ben sappiamo noi Avvocati,spesso il contenzioso giudiziale inizia e prosegue nel tempo, perché le parti  non si ascoltano e non dialogano reciprocamente. Così è accaduto nella incredibile vicenda relativa alle elezioni dei Consiglieri degli Ordini degli Avvocati.

Il TAR del Lazio ha sospeso,infatti,con decreto emanato il 7.1.15 (n. 6/2015- ricorso n. 15512/2014), gli effetti del regolamento per le elezioni dei Consigli degli Ordini (dm n. 170/2014) fino al 14 gennaio 2015, data in cui il ricorso,presentato dall'ANAI e dall'ANF, sarà trattato in Camera di Consiglio per la sospensiva. La decisione era nell'aria. Il Ministero della giustizia, infatti, aveva invitato, con una circolare inviata al Consiglio Nazionale Forense e ai Consigli degli Ordini degli Avvocati ,l'opportunità di rinviare la data delle elezioni, in attesa della decisione del Giudice Amministrativo. Alcuni Consigli degli Ordini ,tra cui, purtroppo quello di Roma,che in gran fretta aveva fissato la data di inizio delle elezioni per il 14 gennaio 2015,non hanno voluto incautamente rinviare le elezioni ,nonostante gli inviti del Ministero.

Non dovevamo arrivare a questo punto. Noi di "Voltiamo pagina" per primi avevamo definito il regolamento un " porcellum ",chiarendo le obiettive ragioni e avevamo invitato con nota scritta il Ministro, prima che il decreto ministeriale fosse dallo stesso firmato, ad apportare le dovute e necessarie modifiche, invano!!  Ora non ci resta che attendere che si faccia  chiarezza, sia pur in sede cautelare, da parte del  Giudice Amministrativo.

Purtroppo,la sospensione delle elezioni è stata disposta soltanto pochi giorni prima del loro inizio,rendendo superfluo,almeno al momento,l'impegno profuso dai candidati nell'intento di acquisire il consenso dai Colleghi.

Ad oggi, è  difficile  fare previsioni quando sarà fissata la nuova data delle elezioni per il rinnovo dei COA .

Gran brutta situazione e confusione estrema, non se ne può più. Sbrighiamoci a fare chiarezza e "Voltiamo pagina" presto ,per il bene dell'Avvocatura tutta e di quella di Roma in particolare.

Paolo Nesta

L’INDIPENDENZA E L’AUTONOMIA DELL’AVVOCATO, DIRITTO DI DIFESA:

VALORI IMPRESCINDIBILI DA SALVAGUARDARE

I Colleghi Alessio Palladino e Dario Andreoli mi comunicano di aver segnalato al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma che, nell’ambito di un’inchiesta su presunte organizzazioni criminali operanti nella Capitale, sarebbero state disposte nei confronti di tre Avvocati romani, secondo quanto riferito dagli organi di stampa, dalla Procura della Repubblica di Roma intercettazioni ambientali, sia all’esterno che all’interno dello studio professionale degli stessi, nonché delle loro utenze telefoniche, con plurimi pedinamenti sempre dei predetti professionisti.

Conseguentemente i Colleghi chiedevano al Consiglio un intervento e iniziative adeguate a tutela del diritto di difesa e delle norme a presidio dello svolgimento della professione di Avvocato.

  

Ovviamente, non possiamo entrare nel merito dell’indagine penale in corso,  né tantomeno conosciamo la rispondenza al vero  o meno delle suindicate notizie di stampa, sta di fatto, però, che è ineludibile l’esigenza di tutela dell’indipendenza e dell’ autonomia dell’Avvocato, che non può e non deve essere in alcun modo minacciata da condotte finalizzate a limitare l’esercizio dell’attività difensiva. In altri termini l’Avvocato deve poter adempiere alla sua funzione difensiva,  nell’interesse dell’assistito, in assoluta serenità senza subire condizionamenti esterni o limitazioni di sorta, esercitando egli  un’attività essenziale in uno Stato democratico, che non ammette vincoli, pressioni e limitazioni da parte di chicchessia.

Questi valori, che costituiscono anche la base della nostra deontologia professionale, devono essere sempre e, comunque, tutelati realmente dall’ente esponenziale della categoria, ossia nella fattispecie dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, se vuole essere effettivamente rappresentativo e svolgere adeguatamente e in modo coerente le funzioni istituzionali che gli competono.

                                                                                                                      Paolo Nesta

Cari Colleghi e visitatori del sito, questa volta la notizia della settimana riguarda proprio il mio sito www.paolonesta.it. Quando nel febbraio del 2011, ci venne l'idea di creare un servizio web informativo e formativo per i Colleghi di Roma, rimanemmo veramente stupefatti dall'immediato alto numero di visite e pagine viste. Prevedere,poi, che dopo due anni e qualche mese avremmo raggiunto risultati così eclatanti: nove milioni ( 9.080.000 )di pagine viste e due milioni ( 2.054.000) di visite, rimanendo in questi ultimi mesi,quasi sempre al primo posto,ogni giorno,con ShinyStat rank: 22/50,( il più alto di tutti!!), beh sinceramente sarebbe stata un'utopia.

Invece è una realtà,una splendida realtà ,non è stato facile e ci è voluta tanta forza di volontà, anche perché il lavoro di ricerca, selezione e pubblicazione delle notizie viene espletato di sera dopo una dura ed impegnativa giornata dedicata all'attività legale e tutto questo soltanto per il piacere gioioso di fornire con puntualità e precisione un servizio di notizie aggiornate ed utili per la nostra professione.

Quindi,la notizia della settimana è questa ed ad essa unisco un sentito e grato ringraziamento a tutti Voi Colleghi Avvocati di Roma in primis. e a tutti gli altri visitatori poi ,perché mi avete dato uno stimolo sempre crescente con il vostro apprezzamento che,probabilmente da solo non avrei avuto. per continuare questo impegnativo lavoro d'informazione.

Invio a Voi ed alle Vostre famiglie sinceri auguri di Buone Feste, con l'augurio di "Voltare pagina" nel 2015 per un cambiamento, in senso positivo ,personale e professionale.

Paolo Nesta

Uno dei punti del programma, presentato dalla la lista “ Voltiamo Pagina con Paolo Nesta e Carlo Testa per le prossime elezioni dei componenti del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, fissate dal 14 al 17 gennaio 2014, prevede l’accesso ai Fondi Strutturali Europei, oltreché la conclusione di specifica convenzione conl’Ente Nazionale Microcredito  al fine di far ottenere, a condizioni di estremo favore, prestiti fino ad € 25.000,00,aogni Avvocato richiedente e avente titolo.

Ovviamente, per raggiungere tale obiettivo è necessario agire in sinergia anche con altre componenti istituzionali.

D’altra parte la grave crisi economica in atto, che ha notevolmente ridotto il reddito della stragrande maggioranza degli Avvocati, impone un’azione congiunta, finalizzata a sostenere concreti interventi di “welfare”.

Per tale ragione vediamo favorevolmente l’azione, intrapresa dalla Cassa di Previdenza Forense, in persona del suo Presidente Nunzio Luciano, orientata, per un verso a far ottenere agli Avvocati quanto messo a disposizione dai fondi europei e, per altro verso ad anticipare agli Avvocati, esercenti il gratuito patrocinio e ai difensori d’ufficio, il compenso a loro liquidato dal Giudice.

Noi di “Voltiamo Pagina”, intendiamo perseguire con estrema determinazione tali obiettivi, che per primi abbiamo individuato e sostenere tutte quelle iniziative che consentano di dare un aiuto concreto agli Avvocati, ora, come mai accaduto in passato, in grave difficoltà economica.