Dal 14.09.2014 –Riflessioni in libertà sono sostituite da Notizia della settimana

 

  • Pensieri in libertà…. prima delle vacanze.

    Alcuni Colleghi mi facevano notare,con riferimento alle mie ultime riflessioni sull’elezione dei delegati al 32° Congresso Nazionale Forense, che pur votando solo il 15% ,la lista Vaglio ( che rappresentava il Coa in carica) aveva ottenuto un successo pieno e che,quindi, i votanti, seppur in percentuale minima,avevano comunque scelto e premiato alcuni più di altri. E’ una tesi apparentemente giusta ma in verità ingannevole e fuorviante.

    Infatti il risultato è solo ed esclusivamente frutto di un atteggiamento maggioritario di remessione da parte della stragrande maggioranza dei Colleghi, che pur soffrendo per la situazione di profondo disagio in cui versa il Coa Roma ed avvertendo il bisogno di un ricambio strutturale, tuttavia,non ancora, si decidono a scendere in campo per ridare credibilità e forza al Coa più importante e numeroso d’Europa.

    Il COA di Roma in questo momento pecca di autoreferenzialità ed esercita una sorta di protezionismo per pochi, è necessario,invece, che riconquisti credibilità presso i propri iscritti e autorevolezza presso l’esterno e sia posto nelle condizioni di rappresentare in modo equanime tutti,senza condizionamenti di sorta. Per rimuovere questa inadeguatezza di rappresentanza bisogna agire oggettivamente rimuovendo le cause e le condizioni che stanno rendendo impossibile il conseguimento di tale obiettivo (eleggendo un nuovo COA ) e subito dopo soggettivamente ricreando quel sistema di protezione della categoria, vale a dire eticità,deontologia,formazione,garanzia di accesso che connotano e giustificano l’istituzione e la sua sopravvivenza.

    E’ interesse di tutti noi Colleghi non lasciarsi andare ma orgogliosamente voltare pagina.

    Paolo Nesta-Presidente Alleanza Forense per la Giustizia-AFG

  • La questione morale ormai investe buona parte delle Istituzioni, compreso , purtroppo, il COA di Roma. Le speranze e le aspettative di tanti Colleghi,coltivate tre anni fa,di avere un Consiglio autorevole,rappresentativo, diverso dal passato e soprattutto in grado di raggiungere effettivi risultati in favore degli Avvocati, appaiono irrimediabilmente vanificate. Si è promesso di fare e non si è fatto, ci si spaccia per persone concrete ma solo a parole.
    Molti hanno capito e stanno via via capendo che c'e' urgente bisogno di autorevolezza, rappresentativita' effettiva, competenza, senso politico e concretezza vera non millantata e che tali obiettivi potranno essere conseguiti soltanto se ci sara' un ricambio sostanziale dei soggetti istituzionali che rappresentano la categoria. L'impressione e' che la meta sia vicina. Voltiamo Pagina!  

  • Purtroppo oggi l’Italia non appare, ai cittadini italiani ma anche a livello di Commissione Europea, come   un paese dove la giustizia civile è veloce ed efficiente. Maldestri e timidi tentativi di ristrutturare i servizi giudiziari sono miseramente abortiti. Occorre che gli Avvocati divengano protagonisti essi stessi del cambiamento con proposte concrete e progetti operativi da sottoporre al Governo in carica. Ma per realizzare questo obiettivo vitale per garantire giustizia ai cittadini e dignità alla professione forense è necessario che l’Avvocatura venga adeguatamente supportata dalle proprie rappresentanze istituzionali che devono adoperarsi nell’interesse di tutti con onestà, trasparenza e competenza.

    L’Avvocatura romana tutta unita e coesa in difesa dei Colleghi in difficoltà, prioritariamente giovani all’inizio della attività forense ed anche professionisti di maturata esperienza. Spirito di corpo,eliminazione di contrapposizioni a fini personali tra rappresentanti della categoria,etica,concretezza e trasparenza nell’agire. Disinteresse,acquiescenza, acriticità, rassegnazione di tanti rafforzano il potere di rappresentanza mal gestito da pochi. Voltare pagina è una necessità per un futuro migliore.

  • Tutti dicono che la Giustizia non funziona ed allora ci si aspetterebbe uno Stato che mostri la voglia concreta di riformare e rendere celere la risposta alla domanda di giustizia dei cittadini.   E’ anche evidente, però, che la rappresentanza della classe forense non può e non deve essere compromessa e vanificata da interessi personali o da sterili antagonismi di parte.

  • Ormai la riforma della giustizia è prioritaria al pari della tutela ed onorabilità della bistrattata professione forense e non può più essere vanificata o compromessa da azioni od atteggiamenti dilatori da parte del Governo, come è avvenuto nel passato. Qualche barlume di luce si intravede in lontananza ,il cammino è ancora lungo e tortuoso. Mai come oggi l’Avvocatura, per VOLTARE PAGINA, ha bisogno di essere rappresentata da persone di provata moralità e competenza,tecnicamente preparate e di acquisita capacità politica.

  • Bisogna concretamente e celermente   attuare la riforma della Giustizia: accorciare sensibilmente i tempi di durata dei procedimenti civili, diminuire il livello,ormai patologico, del contenzioso civile,promuovere ed utilizzare al meglio tutte le procedure extragiudiziali di risoluzione delle controversie, annientare il cancro della corruzione ,eventualmente rivedendo la disciplina dei termini di prescrizione. Una Giustizia malata mette a rischio la democrazia in Italia. Voltiamo pagina.

  • Se è in atto da troppo tempo nel nostro Paese un disegno di comprimere e limitare la professione dell’Avvocato,che trova sponda in taluni partiti politici e nel mondo dell’alta finanza, per minarne l’indipendenza ed il ruolo naturale di difensore di soggetti privati dei loro diritti regolamentati da leggi e codici, allora non è più tempo di resistere ma è giunta l’ora di reagire, di riprenderci il nostro ruolo e recuperare credito e rispetto per la nostra professione. E per farlo bisogna dare credito a quei Colleghi di specchiata onestà, rettitudine e capacità verificate nel tempo, che diano solide garanzie per voltare pagina e rappresentare degnamente la classe forense.

  • Nella crisi in cui versa la Giustizia e con essa l’Avvocatura non necessitano grandi scoperte e grandi strategie per cominciare a cambiare rotta e voltare pagina. Bisogna essere pragmatici: snellire i processi per ridurne i tempi (poche regole e certe),informatizzare le procedure,aumentare competenze avvocati (negoziazione assistita, separazioni e divorzi, trasferimento in sede arbitrale di procedimenti pendenti ). Questi obiettivi dobbiamo perseguire subitoper difenderci da coloro che vogliono farci diventare dei burocrati del diritto, tra l’altro malpagati e succubi dei potentati economici e di certa classe politica.

    In un momento in cui si cerca di riorganizzare il servizio giustizia con il coinvolgimento anche della classe forense in modo da adeguarlo alle esigenze dei cittadini facendo decollare finalmente la promesse riforme procedurali, si ravvisa la necessità, all’interno degli organismi rappresentativi dell’Avvocatura , di scegliere Colleghi che agiscano in maniera ponderata,onesta,trasparente ed uniforme ,senza personalismi ed antagonismi che distruggono e non costruiscono nulla.

  • Chi ricopre cariche istituzionali ha l’obbligo, giuridico e morale, di espletare l’attività con lealtà e probità,nell’interesse esclusivo della categoria che rappresenta. Chi non rispetta rigorosamente tale principio arreca grave pregiudizio alla credibilità,all’onore ed al decoro suo e dei suoi rappresentati.

    Oggi l’Avvocatura è bistrattata dentro e fuori le istituzioni proprio perché si ravvisa un affievolimento di una coscienza di categoria che rende improcrastinabile ristabilire una concreta, effettiva ed autorevole rappresentanza.

  •  Occorre una politica attiva per fare una vera riforma della Giustizia. I tempi disastrosi dei processi ,la lentezza nell'emettere sentenze non è colpa degli Avvocati e dei Magistrati ma delle incertezze,indecisioni,iniziative sbagliate di una classe politica che da sempre si è ostinata a legiferare nel campo della Giustizia, ignorando le proposte e le proteste dell'Avvocatura che da sempre difende i diritti di tutti.

    - Siamo convinti che l’Avvocato sempre più deve assumere una funzione di garanzia e di libertà all’interno del processo. Pertanto l’aggiornamento professionale continuo costituisce un dovere deontologico. AFG in tal senso ha dato e darà un valido contributo.

  • L’Avvocatura,di cui AFG è una associazione rappresentativa, intende essere protagonista nell’interloquire concretamente con le istituzioni sui problemi della Giustizia. Il vento sta cambiando e noi lo aiuteremo a spirare sempre più forte

  • Sembra che finalmente si comincino ad affrontare le reali problematiche dell’avvocatura, per troppo tempo ignorate. Si intravede,infatti, almeno al momento, qualche   spiraglio di apertura in merito alle richieste degli avvocati.La nostra associazione AFG (Alleanza Forense per la Giustizia) continuerà ad impegnarsi concretamente ed a fornire ogni utile contributo per la salvaguardia dei valori essenziali espressi da chi esercita la professione forense.

    La patologia della giustizia può e deve essere curata anche con il coinvolgimento dell’Avvocatura attraverso un mutamento e cambiamento costruttivo, attingendo alle possibilità offerte dalle attuali  condizioni politiche favorevoli ad una rivisitazione della civiltà giuridica nel nostro Paese nella convinzione che il giusto processo è garanzia di libertà per tutti.

    La crescita della giustizia e dell’economia vanno di pari passo. Si investe solo dove c’è legalità. L’efficienza della giustizia antidoto al decadimento della credibilità dell’Italia e motore della ripresa.

    La giustizia ai tempi nostri deve privilegiare la rapidità garantendo un rapporto corretto tra  minor tempo e garanzie per venire incontro alle istanze di una società ormai dinamica e veloce nel chiedere e nel pretendere risultati.

    Ora, dopo l’aggiornamento dei parametri forensi, dobbiamo spingere SENZA RETROCEDERE per una  vera riforma del sistema giustizia al fine di salvaguardare l’attività forense mortificata ,tra l’altro ,anche dalle  endemiche disfunzioni della macchina giudiziaria.

    - La riforma della giustizia va fatta a piccoli passi ma continui , se inseguiamo o perseguiamo riforme EPOCALI, come da tanti anni si sente discettare, di concreto non facciamo proprio niente. Diamo forza e promuoviamo le iniziative coraggiose e fattibili portate avanti da persone di buon senso.

    - L’Avvocatura sta andando incontro ad una crisi sempre più grave,non più solo economica ma anche e soprattutto di idee, di progettualità,di identità. Sembra che abbia smarrito la sua funzione sociale di tutela dei cittadini. Abbiamo poco tempo per recuperarla,  non aspettiamo ancora, diamo risposte immediate in modo costruttivo e responsabile.

    - Interrogandomi sulla identità e ruolo  professionale dell’Avvocatura nel tempo della crisi economica che sembra,ora, inizi a diminuire, riflettevo: ma abbiamo ancora conservato i valori,il concetto,l’essenza dell’essere giuristi? La risposta che mi sono dato guardandomi dentro con  sincerità è affermativa: rappresentiamo ancora un baluardo forte e roccioso in difesa dei diritti violati dei cittadini. Ed allora, pur tra tante difficoltà contingenti, abbiamo il dovere di custodire,proteggere,tutelare, difendere  con fermezza questa nostra nobile funzione sociale.

    Si sente la necessità improcrastinabile di una rappresentanza politica compatta,forte ed autorevole dell'Avvocatura che sia espressione univoca del disagio e della mortificazione irata  in cui versa la Categoria e che abbia l’autorevolezza, l’intraprendenza ed il coraggio di assumere e programmare iniziative ,dimostrazioni  ed azioni coraggiose,forti e determinate

    Tra gli obiettivi primari che la Cassa Forense deve  perseguire  si segnalano  quelli di assistere ed aiutare i giovani che entrano nel mondo dell’Avvocatura, agevolandoli nell’accesso al credito e promuovendo iniziative per aiutarli nelle professione con l’utilizzo di risorse da reperire in sede comunitaria e prelevandole anche dai risparmi di gestione .

    - Tra l’Avvocatura e gli Organi che la rappresentano si nota spesso distonia dovuta ad una lontananza di intenti e di recepimento di istanze che porta ad un distacco tra vertici ed iscritti. E’ un problema che va rapidamente eliminato per il bene ed il rafforzamento della nostra categoria.

    La società oggi globalmente ed anche nel nostro Paese è divenuta sempre più diversificata,complessa, difficile. Noi Avvocati in questo frangente che comporta anche difficoltà professionali dobbiamo trovare uniti la forza di rinnovarci con forza,determinazione e creatività.

    L’avvilimento e la mortificazione della giustizia e della funzione dell’avvocatura si riversano  come un frana istituzionale sui cittadini,inermi e privi di vera tutela di fronte alla sistematica violazione dei loro diritti. Il tempo dell’attesa è scaduto ,la credibilità delle promesse di riforme è venuta meno. E’giunta l’ora di agire compattandoci ed unendoci ,senza divisioni e distinguo, per restituire dignità all’Avvocatura e per salvaguardare il diritto dei cittadini ad avere  giustizia nei tempi e nei modi che una sana democrazia impone.

    - Ormai è giunta l'ora di differenziare  il significato ed il senso dell'attività lavorativa pubblica da quello di utilità per i cittadini. Per creare servizi utili bisogna eliminare gli sprechi, e questa idea di buon senso deve essere applicata  anche nel campo dell'amministrazione della  giustizia. Si tratta ,in sintesi, di finalizzare meglio il lavoro giudiziario,di valenza primaria nella P.A.,in obiettivi mirati ed utili per la comunità.

    - Anno nuovo,Giustizia vecchia. Chi come Noi Avvocati ci lavora e ci vive nel mondo giuridico e giudiziario sente ormai ineludibile ed impellente la necessità di cambiare per migliorare. Può e deve essere l’anno della svolta,delle riforme. Personalmente e come Associazione-AFG ci vogliamo credere con convinzione e ci impegneremo a dare il massimo contributo all’interno ed all’esterno delle Istituzioni per la realizzazione di questo obiettivo. Speriamo sia la volta buona,auguriamocelo tutti. Cari saluti Paolo Nesta

    Volevo augurare a tutti un Buon Natale e un Felice Anno ma non nella solita maniera usuale e consuetudinaria ma con una breve “ riflessione in libertà” che  riguarda i “nostri argomenti”.

    E’ necessario ritornare ad impossessarci delle nostre competenze affidate ad altre categorie professionali oppure pretendere l’acquisizione di ulteriori competenze compensative  stante la nostra elevata competenza( ad esempio  contratti di compravendita a rogito degli Avvocati..)

    Non basta protestare, è necessario  ,in Parlamento siamo tanti, partecipare alla stesura ed alla formazione legislativa per bloccare le norme inique,far  modificare quelle ingiuste e promuoverne altre a tutela della professione.

    Dobbiamo con fermezza ed equilibrio compattare e rendere unita la categoria tutta dell’Avvocatura nei suoi molteplici aspetti di qualificazione ed esperienza con particolare attenzione e tutela per i giovani Colleghi/e  in un momento di grande insicurezza professionale e sociale.

    Cordiali e sinceri auguri di buone feste a tutti i Colleghi visitatori ed alle loro famiglie.


    La giustizia presenta oggi  problemi irrisolti che possono trovare soluzione solo con un cambio di approccio culturale, attraverso il ripristino pieno della tutela dei diritti e dell'osservanza dei doveri dei cittadini, mentre le misure e iniziative messe in campo finora dal Governo non  sembrano andare nella direzione giusta, visti i risultati.

    INFORMARE È UN DOVERE PER CHI SVOLGE RUOLI DI RAPPRESENTANZA DI CATEGORIA,SOCIALI,ISTITUZIONALI. APPRENDERE SERVE PER VALUTARE E SCEGLIERE. IL RIFIUTO DELLA CONOSCENZA  ED IL SILENZIO ANNICHILISCE LE PERSONE PRIVANDOLE DEL RUOLO DI PROTAGONISTI DEL CAMBIAMENTO

    Bisogna sempre esigere l’applicazione dei nostri diritti e delle  libertà costituzionalmente garantite ma dobbiamo anche rispettare i nostri doveri e le regole sociali al fine di affermare come valore primario l’etica della responsabilità senza la quale il tessuto democratico si deteriora e si sfalda.

    Bisogna affidare la riforma della Giustizia a persone nuove con idee nuove, indipendentemente dall’età contando sulla loro esperienza ed affidabilità. Nell’Avvocatura ci sono queste personalità ed i giovani Colleghi con il loro entusiasmo devono essere i primi protagonisti del cambiamento.

    Oggi che viviamo una inedita crisi economica ed una preoccupante sfiducia nella politica, chi guida l'Avvocatura si deve distinguere per rigore morale e spirito di servizio ,anteponendo gli interessi della categoria rappresentata a quelli personali tentatori.

  • Necessitano urgenti interventi per una vera riforma della giustizia per riportarla almeno ai livelli essenziali di assistenza e tutela dei cittadini.Una giustizia che fino ad oggi è stata svilita da una politica poco attenta alla  salvaguardia dei diritti dei cittadini ed alla efficienza del sistema giudiziario
  • La politica forense ha necessità di cambiamenti ed alternanza nella gestione della  complessa situazione professionale dell'Avvocatura. Ci vogliono persone oneste, testate nel tempo per la loro attività nell'interesse della categoria, che rappresentino con positiva fermezza  veramente tutti.
  • Quando si presume di conoscere tutto ma niente funziona questa si chiama teoria. Quando ogni cosa funziona ma nessuno sa spiegarne il vero motivo questa si chiama pratica. Nella giustizia in Italia, a macchia di leopardo, c’è un po’ di teoria ed un po’ di pratica. Nulla funziona del tutto bene e nessuno riesce a capirne il vero perché.
  • - Gli Avvocati con più esperienza per poter svolgere un ruolo  propulsivo per la categoria con il loro comportamento devono essere un punto di riferimento per i Colleghi più giovani in un ottica di guida alla professione improntata alla preparazione ed alla meritocrazia.( Paolo Nesta)
  • - Tutti i cittadini devono veder tutelati i loro diritti, in special modo quelli più deboli ed indifesi. Uno stato sano deve provvedere alla loro sicurezza personale e lavorativa senza discriminazione alcuna e difenderli da ogni forma  di criminosità penale ed economica
  • E' FINITO IL TEMPO DEL RINVIO, DEL FARE E DEL NON FARE, DEL PROCRASTINARE, DEL NASCONDERE,DELLA RICERCA DI INUTILI ESPEDIENTI. ORA È TEMPO CHE OGNUNO RISPONDA DELLE SUE AZIONI E DEL SUO OPERATO CON TRASPARENZA E MORALITÀ.
  •  Bisogna contenere e ridurre la  spesa pubblica superflua, abbattere il debito statale con politica fiscale giusta,proporzionale e trasparente,classe politica nuova,integerrima,a tempo e senza privilegi di casta.
  •  A volte l’assumere cariche istituzionali induce, purtroppo, ad adottare con alterigia  comportamenti personali-professionali o legati alla carica rivestita, lesivi della dignità propria e di chi si rappresenta.
  • - E' un dovere per gli eletti alla Cassa Forense  garantire  a tutti gli Avvocati, a prescindere dal reddito, un futuro previdenziale e assistenziale giusto e tollerabile senza  penalizzare i Colleghi giovani. Proprio partendo dalla  salvaguardia della previdenza  l'Avvocatura deve avere uno scatto di reni  e risollevarsi dalla situazione di inerzia in cui versa
  • - Per avere credito ed adesione è necessario che il programma presentato sia collegato ad un progetto fattibile ed alla volontà sincera di voler combattere per la sua  realizzazione. Il nostro fermo intento, se riconosciuto e rafforzato dalla fiducia dei Colleghi , è quello di continuare lealmente ad impegnarci nel futuro.
  • -  Ho sempre pensato che per i Colleghi io sono quello che faccio. E per essere ancora eletto in Cassa Forense bisogna aver fatto nel passato e presentare una politica ed un programma del fare per il futuro
  • - Con il nostro progetto di riforma della Cassa Forense vogliamo veramente e con fermezza costruire finalmente  un futuro per la nostra categoria con gli sforzi e l'impegno di tutti. I punti,che sono stati inseriti nel nostro  programma, sono oggetto di particolare apprezzamento da parte di moltissimi Colleghi. Ma potranno  apprezzarli ancora di più se ci daranno modo di realizzarli.
  • No a  impegni generici chi si propone deve specificare con chiarezza i suoi obiettivi, gli strumenti per raggiungerli , i tempi necessari previsti e  le modalità trasparenti di controllo e verifica della loro realizzazione.
  • La giustizia fa onore ad una nazione ma  la giustizia negata ne diminuisce il valore.
  • E’ necessario che  la giustizia sia uguale per tutti, per garantire e rafforzare i rapporti sociali.
  • Non si riesce a recuperare il dovuto dall’evasione fiscale anche  per gli ostacoli di natura burocratica di una P.A. elefantiaca.
  • Il problema non è tanto investire quanto investire in modo produttivo senza sperperare. Chi più spende poco produce se spende male.
  • La politica non deve mai mediare sui diritti etici baluardo di una solida democrazia.
  • E’ necessario promuovere iniziative legislative che riconoscano ai liberi professionisti funzioni sussidiarie di pubblico interesse.
  • Oggi giorno l’apparenza è un improprio metro di giudizio, la concretezza e la sostanza sono determinanti per valutare e scegliere le persone.
  • Per sperare nel successo bisogna meritarselo. 
  • In un momento in cui l’Avvocatura è esposta ad attacchi per indebolirne l’alta funzione sociale  è bene non dimenticare che” in uno stato di diritto l’avvocato è indispensabile alla giustizia e a coloro di cui deve  difendere i diritti e le libertà”( dal  Preambolo del Codice Deontologico degli Avvocati Europei.
  •  
  • La sporcizia morale,tramuta in rifiuti la solidarietà  ed i  valori sociali  fondamentali: la famiglia,il lavoro e la salute.
  • La mancanza di senso civico e lo scetticismo imperante, impigrisce ed addormenta la giustizia.
  • La giustizia non è un oracolo da consultare per la vita quotidiana, ma una garanzia di vita per la democrazia
  • Bisogna vincere la rassegnazione civica che uccide i sentimenti di reazione e riscossa,i  valori di coesione e di equità.
  • La cultura che predomina oggi è quella dei soli diritti e sole libertà che,però, deve essere  bilanciata dalla cultura dei doveri e delle regole, se vogliamo  recuperare l'etica della responsabilità senza cui è arduo e difficile conseguire il bene comune.
  • Il lavoro, la dignità dell’ esistenza, la famiglia e i giovani, valori non negoziabili vanno difesi con iniziative concrete per essere incisivi nella realtà politica e sociale del Paese.
  • Il valore dell'istituto familiare va inteso ed interpretato come sostegno psicologico e morale della odierna società. Questo argomento è assente o marginale nel dibattito elettorale invece bisogna assumersi l’impegno politico per la sua  tutela e  salvaguardia.
  • Bisogna possedere la credibilità necessaria per  legittimarsi dinnanzi all’elettorato e chiederne la fiducia al di là dell’appartenenza politica.-
  • Quando sei in un mare agitato come quello che sta vivendo l’Avvocatura a Roma che si fa’ ?  Ti affidi a persone di buon senso  moderate e pragmatiche per portare la nave in porto.
  • La categoria degli Avvocati va difesa stando all’interno delle istituzioni.
  • Proporre un progetto politico serio,credibile,ragionato per far funzionare la Regione Lazio è difficile contro i reboanti e sbandierati “ piani per salvare l’Italia”ma noi ci proveremo senza arrenderci.
  • La ragione sociale della politica: leggi etiche ed uguali per tutti.
  • Il timore di fallire paralizza qualsiasi iniziativa;se non hai successo semplicemente stai sbagliando.