UNA OCCASIONE PERDUTA


a tutti Colleghi del Foro di Roma

Da tempo si discuteva se fosse giusto che la Cassa Forense richiedesse il pagamento del contributo integrativo minimo ( per quest’anno pari ad € 710,00) anche ai Colleghi, meno fortunati, che hanno un volume annuale d’affari inferiore ad € 17.750,00.
Ho sempre ritenuto che l’obbligo di pagamento, del contributo integrativo minimo per tali Colleghi, fosse ingiusto. Infatti, paradossalmente in tal modo si costringono, proprio i Colleghi con reddito basso a pagare di tasca propria il 4%, a differenza dei Colleghi con maggior reddito che, invece, possono ripetere dal cliente tale contributo.
Finalmente, nel Comitato dei Delegati del 29.09.2017, tale questione è stata posta all’ordine del giorno per la votazione, ossia si sarebbe dovuto decidere se abolire per sempre il contributo integrativo minimo oppure no.
Senonché su questo punto non si è votato.
Infatti, i Delegati del Distretto del Lazio, Roma compresa, senza interpellare in alcun modo il sottoscritto nella sua qualità di Delegato, hanno presentato un emendamento, ( diciamo così edulcorativo), che, invece, prevedeva la sospensione temporanea del pagamento del detto contributo per 5 anni. Il risultato è stato che si è posto subito in votazione tale emendamento, che è stato approvato e per il quale ho ritenuto coerentemente di esprimere dichiarazione di voto contrario, proprio perché volevo che si votasse per l’abolizione totale del contributo.
Io penso che sia stata un’occasione perduta per eliminare definitivamente tale contributo che, ripeto, a mio avviso, va a colpire ingiustamente proprio i Colleghi, giovani e non, meno fortunati economicamente.
Peccato!
Un caro saluto
Paolo Nesta